La spinta al commons collaborativo la danno le persone.
La spinta al commons collaborativo la danno le persone in quanto tali. Cioè non consumatori, non risorse umane: persone. Quando togliamo gli occhiali economico-finanziari e mettiamo quelli umanistici scopriamo una tale quantità di energie che verrebbe da chiederci dove erano nascoste. E' grazie alla nuova ondata tecnologica che sono potute emergere. Le persone, al di là del dover lavorare e consumare per vivere, si vogliono auto realizzare. Cercano gli spazi giusti per farlo e grazie alle nuove tecnologie tutto è più facile. Quante idee potenzialmente utli all'azienda vengono bloccate nelle maglie dei livelli gerarchici e non vedono mai la luce annullando ogni desiderio di collaborazione. Con internet, i social, i laboratori 3D, i crowdfunding è tutto più facile. Penso che la spinta più grande venga dalla ricerca di relazioni e dal desiderio di esprimere se stessi. Lo vedo nel mio lavoro di coach con imprenditori. Decidono di affronare la crisi come occasione per cambiare ottica e pensare alla propria felicità. E così vanno alla ricerca di alleati e di senso, aprendosi al mondo.